Passione per il Durello


Fra le colline della sinuosa vallata del fiume Chiampo nasce Sacramundi. Il paesaggio di bellezza autentica e fuori dal tempo, dolce e austero, trae origine dalla potenza creatrice dei vulcani. Qui la spinta di colonne basaltiche sollevò dal mare primordiale i rilievi, mescolando sedimenti calcarei a strati di tufo generando così un mosaico geologico unico nel suo genere. Questo è lo scrigno in cui, almeno dal Medioevo, si coltiva la Durella, un vitigno autoctono con caratteri molto peculiari che oggi come allora dà origine al vino Durello. Sacramundi celebra questo prodotto tipico facendone conoscere nel mondo le rare uve autoctone che fanno la cultura dei territori italiani.


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Chiampo: una storia vinicola

Chiampo, terra di Santi, Poeti, Navigatori, Scienziati e Artisti di grande fama e prestigio; ha dato i natali tra gli altri a: il Beato Isnardo (fine XII secolo – 1244), il Beato Claudio (1900-1947), il poeta Giacomo Zanella (1820-1888), il pittore Candido Portinari (1903-1962), Federico Maria Mistrorigo (1895-1953) socio dell’Accademia Olimpica, il Prof. Alessandro Faedo (1913-2001) matematico, Silvio Negro (1897-1953) giornalista e saggista, Tommaso Dal Molin (1902-1930) ufficiale aviatore, ed altri illustri.

Quando si parla della storia di Chiampo però, non si può dimenticare l’uva Durella (da “buccia dura”) ed il vino Durello prodotto della sua vinificazione. Alcuni dei personaggi citati sono in qualche modo, a vario titolo, da accostare a questo prodotto dell’enologia locale.

Nel comprensorio Chiampese si sente parlare delle località di Vignaga, Castellaro, Dune,Sacramundi; luoghi la cui denominazione deriva proprio da una storia di tradizione enologica. La località Dune prende infatti il proprio nome dalle dune di basalto che testimoniano le attività eruttive del vulcano (ora spento) in località Marogne e di altri vulcani vicini. Più in basso in località Vignaga, da “Vigne”, dove risiedeva il Beato Isnardo all’interno del castello, in particolare nella zona denominata Castellaro i cui terreni, ancor oggi destinati vigneti.


I nostri vini

Ancor oggi come nella storia si continua a vinificare il Durello secondo la tradizione veneta. Sacramundi in particolare celebra questo eccezionale prodotto tipico con la volontà di farne scoprire le rare uve autoctone nel mondo. Si tratta di agricoltori Chiampesi, che non hanno mai dimenticato le loro origini e l’amore per i prodotti del loro territorio, che hanno ripreso a prendersi cura della loro terra nel ricordo e nella continuazione dei propri avi e dei propri genitori.
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